La pedagogia ha come oggetto l'educazione, riflette su di essa e consente di metterla in pratica. L'educazione è un concetto complesso in quanto esistono più livelli e dimensioni. Essa è una necessità vitale, antropologico-sociale, culturale e individuale. E' un progetto che riguarda il bene altrui, un rapporto di asimmetria tra educatore ed educando.
L'educatore deve essere capace di restare in equilibrio tra la necessità dell'educazione e l'autonomia dell'educando. Questi sono due principi che non possono stare insieme, ma la bravura dell'educatore consiste proprio in questo.
Ingiunzione paradossale: "Io ti obbligo liberamente di aderire a quello che ti propongo"
La professione educativa ha attraversato e sta attraversando profonde trasformazioni sin dagli anni 60-70 del novecento. La flessibilità, la mobilità e l'incertezza sono alcuni elementi ritenuti centrali nel cambiamento dello scenario lavorativo contemporaneo. Le molteplici realtà lavorative degli educatori hanno formato una mappa eterogenea della professione in continuo aggiornamento. L'educatore può trovarsi ad operare con persone di età diverse e nelle condizioni più disparate, e in ognuna di queste situazioni deve possedere le competenze necessarie per affrontare la persona. Egli è un operatore che accompagna l'utente nel suo percorso di vita, cogliendo il potenziale al fine di promuovere lo sviluppo delle dimensioni dell'esistenza. Deve essere in grado di programmare, gestire e verificare gli interventi educativi dei soggetti in difficoltà al fine di raggiungere un livello sempre più elevato di autonomia. Quindi è un lavorare con l'utente per produrne un cambiamento.La professione dell'educatore si differenzia dalle prassi educative spontanee, quelle genitoriali o parentali, per la creazione di luoghi, nei quali, la figura pedagogica, si può definire grazie alle competenze specifiche che consentono di operare dentro a tali contesti.
All'educatore sono richiesti tre livelli di competenza relazionale:
- saper creare, sostenere e gestire relazioni educative;
- saper apprendere dalla relazione educativa;
- saper riflettere su di sé, essere critici e consapevoli della propria competenza relazionale.
Dunque si può dire che il lavoro dell'educatore è un lavoro intenzionale, interpretativo, molto critico e complesso.
Bibliografia:
Silvia Kanizsa e Sergio Tramma Introduzione alla pedagogia e al lavoro educativo , Carocci editore.

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